Hydrangea Rampicante: note
All’interno del genere Hydrangea troviamo una notevole variabilità sia nel portamento che nelle dimensioni: si va da forme arbustive più o meno aperte alle forme pressoché arboree di H.heteromalla, da alcune cultivar di H.serrata di appena 40 cm alle cultivar di H.paniculata che possono raggiungere anche qualche metro di altezza; all’interno di questa eterogeneità non potevano certo mancare delle ortensie dal portamento rampicante. Tale “habitus” non è caratteristico di una sola specie, ma lo ritroviamo in specie di sezioni diverse e di diversa provenienza geografica: sono rampicanti la maggior parte delle specie della sezione Cornidia, cioè le ortensie sempreverdi originarie degli altopiani del Centro e Sudamerica, ma anche alcune specie asiatiche come la ormai famosa H.anomala subsp. petiolaris, della sottosezione Caliptranthae, e H. integrifolia.
Abbiamo introdotto anche alcune cultivar di Schizophragma hydrangeoides, interessante rampicante sempre della famiglia Hydrangeaceae.
Le ortensie rampicanti sono dei veri e propri gioielli per coprire pareti in ombra, dove spesso le alternative si riducono all’edera, con la quale hanno in comune le modalità di adesione alle superfici. Generalmente hanno fioriture delicate e leggere in lacecap bianchi abbastanza irregolari, spesso dolcemente profumati di sambuco, un po’ fugaci ma copiose negli individui ben assestati: sono piante all’inizio un po’ lente, che mettono alla “prova” la pazienza di cui il bravo giardiniere dovrebbe essere ben dotato, ma, quando si sono adattate, allora esplodono in tutto il loro vigore vegetativo.
La manutenzione è semplice e spesso si riduce ad un’eventuale potatura di contenimento subito dopo la fioritura,
che generalmente è abbastanza precoce (maggio-giugno).